Edizione 2018

ASSOCIAZIONE SENTIERI DEGLI SPALLONI

Su una Via dei Walser: Sentiero Genesio Forni

Da Bosco Gurin (CH) a Premia (VB)

Si è conclusa con successo anche l’edizione 2018 dei Sentieri degli Spalloni, trekking transfrontaliero tra Canton Ticino e Valle Ossola, finalizzato a ricordare e condividere, al di là delle frontiere geografiche, pagine di storia di montagna, di confini, storie di sacrificio spesso motivato dalla necessità della sopravvivenza e da difficoltà economiche. Pur senza fare apologie del reato di contrabbando, la camminata ripercorre antichi sentieri, valorizzando percorsi transfrontalieri spesso da tempo abbandonati e favorendo l’incontro amicale e costruttivo tra i popoli delle nostre montagne.

 

Quest’anno la carovana di oltre 100 partecipanti è partita da San Rocco di Premia, per una giornata che, sin dall’alba, si preannunciava fantastica sotto tutti i punti di vista – meteorologici, organizzativi e di condivisione – per godere dei panorami del sentiero 2018, intitolato a Genesio Forni e sistemato da un gruppo di volontari di Formazza, Premia, Crodo, Crevoladossola e Montecrestese.

 

La carovana di 10 pulmini e numerose auto è entrata in Ticino attraverso la strada Cento Valli scaldata dai primi raggi del sole, raggiungendo alle ore 8:00 i 1500 mt di Bosco Gurin (CH) per l’incontro con gli amici Ticinesi. Dopo un’abbondante e deliziosa colazione preparata dagli amici della Valle Rovana (CH), alle ore 8:45 il gruppo si è riunito per ascoltare una breve introduzione sulla storia di Bosco Gurin, e poi partenza con salita in seggiovia sino a Rossboda. Al seguito di 12 “spalloni” con le bricolle in spalla è iniziata la salita al Guriner Furka, mentre alcuni accompagnatori hanno approfittato per visitare, dopo la partenza del gruppo, il museo walser di Bosco Gurin, tornando poi in Italia con i pulmini e le auto ad attendere la carovana.

 

Al Passo Guriner Furka il panorama è magico: un piccolo laghetto che pare un cuore, circondato da alte cime, alle spalle della carovana le montagne Ticinesi, davanti i monti di Devero, Salecchio, il vallone dell’Alpe Vova, il monte Giove. Proprio qui, vicino a questo piccolo lago senza nome, si è tenuto un breve momento di riflessione in ricordo di Genesio Forni, al quale è stato dedicato questo antico sentiero percorso dal popolo Walser, con la posa di una targa: nel 1946,  a soli 18 anni, il giovane di Premia  perse qui la vita, sotto una valanga; Genesio, che aveva già conosciuto la guerra e partecipato alla Resistenza da giovane partigiano – il suo nome di battaglia era Marco -, aveva deciso di fare un “viaggio” con la bricolla per potersi comperare un paio di scarponi.

 

La camminata è proseguita con una lunga traversata, coadiuvata dal Soccorso Alpino nei punti più impegnativi: di fronte, in lontananza, la cascata della Toce, verso cui il gruppo ha intrapreso una discesa abbastanza impegnativa, fino alle sponde del torrente Ribo, dove si è consumato un pranzo leggero – e c’è chi si è rigenerato bagnando i piedi nell’acqua decisamente fresca.

 

Alle ore 14:00 è ripresa la discesa verso Fondovalle di Formazza (I), dove il suono delle fisarmoniche ed un fresco aperitivo hanno accolgono con gioia la carovana, prima che riprendesse il cammino alla volta di San Rocco di Premia.

 

Dopo un breve tratto su strada asfaltata, sotto il controllo attento dei Carabinieri, ecco che, dopo quasi 14 ore dalla partenza, il gruppo divisosi a Bosco Gurin (CH) si incontra nuovamente presso l’area Feste di San Rocco di Premia (I), per una cena preparata con cura dalla locale Banda musicale, il suono delle fisarmoniche e balli e musica anni ’60 dopo cena, per il divertimento di tutti.

 

I trekking transfrontalieri “Sentieri degli Spalloni” nascono dall’unione di alcuni Comuni che, migliorando la fruizione della rete sentieristica, hanno voluto valorizzare la Valle Isorno, l’Alpe Cravariola e le aree italiane e svizzere che le circondano, rendendo le antiche vie di comunicazione tra Italia e Svizzera, percorse nei secoli dalle genti ossolane – contrabbandieri, partigiani, alpigiani, lavoratori stagionali -, testimonianza storica, sociale e di costume.

 

Si ringraziano tutte/i le/i partecipanti, le guide Roberto, Nori, Stefania, Maruska ed Alice, il Soccorso Alpino con l’operatore tecnico sanitario Matteo Maestrone, i Carabinieri della stazione di Premia, la Banda Musicale di S.Rocco, il Cai di Formazza, il Museo dello Spallone, l’Associazione Val Rovana è…, gli Amici di Cimalmotto, la Proloco di Premia, i figuranti con la bricolla, Ferruccio Del Zoppo “portatore della bricollina simbolica”, gli autisti, i fisarmonicisti, i fotografi Walter Morini e Federico Manoni.

 

Hanno sostenuto il progetto le Amministrazioni Comunali italiane di Crevoladossola, Crodo, Formazza, Premia,  Masera e Montecrestese, l’Unione Montana Alta Ossola ed i Comuni svizzeri di Campovallemaggia e Bosco Gurin.

 

Preziose sono state decine di persone che hanno generosamente collaborato con tempo, offerte, personale e mezzi per la realizzazione della manifestazione.

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