Sentiero Libertà

ASSOCIAZIONE SENTIERI DEGLI SPALLONI

Sentiero Libertà

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I Tappa Breve descrizione del percorso

Si raggiunge Cimalmotto in Valle Rovana con i mezzi pubblici e all’indomani si parte alla volta dell’Alpe Groppo in Italia, per raggiungere il Bivacco dell’Alpe Bosa per la sosta della prima tappa. Il bel paesino di Cimalmotto con alcune case Walser, la parlata italiana e la giovialità degli abitanti fanno di questo luogo un angolino molto interessante. Le vastità delle praterie della Cravariola completano l’aspetto caratteristico di questa prima tappa.

Dalla Chiesa di Cimalmotto si prende il percorso per Canè e il confine italiano. Dopo il cippo di confine il percorso prende il numero L98, si attraversa guadando il Rio Colobiasca e subito dopo inizia la salita per l’Alpe Groppo. Si lascia sulla destra il percorso che sale all’Alpe Stufa per raggiungere la baita ristrutturata dell’Alpe Groppo, si prosegue per l’Alpe Corte Rossa dove vi è il nuovo bivacco sistemato dagli amici Spalloni di Montecrestese, può essere un buon punto di sosta. Poco prima di un tratto in forte pendenza si prende a sinistra la deviazione per l’Alpe Bosa, punto di sosta di questa tappa. Il nuovo bivacco è stato dedicato a Punchia Stefano.

Informazioni

Stazione ferroviaria di Domodossola (da Berna e da Milano) –
Si prende il treno “Vigezzina” per Locarno (www.vigezzina.com) e da Locarno il bus per Cimalmotto (vedere l’App arcobaleno.ch )

Difficoltà:

Percorso ben segnato.
Dislivello in salita: 754 m – in discesa : 145 m Lunghezza del percorso : 10 km
Tempo totale di percorrenza: 3h 25 min Attrezzatura consigliata: scarponi
Percorsi numerati: L98
Periodo consigliato : da fine maggio a ottobre

 

II Tappa Breve descrizione del percorso

Con il percorso di questa seconda tappa, si attraversa tutta la Valle Isorno. Si fa la conoscenza degli alpeggi suggestivi di Matogno, Nocca, Agarina e poi delle frazioni di Montecrestese e quelle di Masera. Anche se il percorso è lungo nella parte finale permette la conoscenza della vita contadina della valle.

Dal bivacco si sale al Passo della Forcola per scendere nella vallata dell’Isorno si scende all’alpe Fiesco e, lasciando a destra il percorso che va al lago di Matogno ed al bivacco omonimo, si percorre il sentiero che porta all’Alpe Matogno. Attraverso il percorso L03 si scende al ponte Faugiol ad incontrare il percorso L00 passando dall’Alpe Nocca. Il percorso L00 è la spina dorsale della Valle Isorno (da Montecrestese sale fino alla bocchetta del Lago gelato); percorriamo questo lungo sentiero prima su gippabile fino ad Altoggio, poi su mulattiere fino alla località del Pontetto. Si percorre un tratto di strada, attraversando il ponte sull’Isorno si raggiunge il bivio con la mulattiera che porta alle frazioni di Masera ed attraverso il percorso A00 (Via Romana) si raggiunge il Museo degli Spalloni, la Chiesa e la stazione ferroviaria della Vigezzina.

Notizie utili

Stazione ferroviaria di Masera – Si prende il treno “Vigezzina” per Domodossola
Referenti: Comuni di Masera, Montecrestese, Crevoladossola, Crodo (www.comune……vb.it) Referente CAI: sezione di Domodossola www.estmonterosa.it
Posti di ristoro: Circolo Pensionati al Pontetto, Ristoranti di Masera

Difficoltà:

percorso lungo ma ben segnato. Dislivello in salita: 374 m – in discesa : 2104 m Lunghezza del percorso : 24,5 km
Tempo totale di percorrenza: 7h 10 min Attrezzatura consigliata: scarponi
Percorsi numerati: L03 – L00 – A00
Periodo consigliato : da fine maggio a ottobre

I sentieri possono essere percorsi in entrambi i sensi e utilizzando i mezzi pubblici possono essere uniti tra loro con itinerari ad anello
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Tappa

Cimalmotto, Alpe Groppo, Corte Rosso, Alpe Bosa (Bivacco Stefano Punchia)

Lunghezza del percorso: 10,0 km

Dislivelli: in salita 754 m in discesa 146 m

Tempo di percorrenza: 3h 25min

2
Tappa

Alpe Bosa, Alpe Fiesco, Alpe Matogno, Alpe Nocca, Agarina, Cippata, Altoggio, Naviledo, Pontetto, Cresta, Rivoira, Villa Caselli, Masera (Museo spalloni), Masera stazione.

Lunghezza del percorso: 24,2 km

Dislivelli: in salita 374 m  in discesa 2104 m

Tempo di percorrenza: 7h 10min

SPECIFICHE TECNICHE

 

Per poter visionare le mappe più aggiornate andate al seguente link http://www.estmonterosa.it/catasto-percorsi-vco-valle-isorno-settore-l.html scheda Tour itinerari Transfrontalieri

STORIA

 

Da tempo immemorabile i valichi sulle creste di confine fra l'Ossola e la Svizzera hanno visto passare merci di contrabbando di ogni genere, dal sale al caffè, dal riso al tabacco ed altre mercanzie le più disparate.

C'è stato però un preciso periodo storico in cui i passi alpini hanno rappresentato la possibilità di salvezza per molte persone coinvolti nelle tristi vicende della seconda guerra mondiale.

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 l'Italia, già alleata combattente della Germania nazista, diventa nazione occupata dall'esercito teutonico, che si avvale anche delle truppe fasciste della neonata Repubblica di Salò. I tedeschi portano sul suolo italiano il loro programma di persecuzione nei confronti degli ebrei. Si crea nel nord Italia una rete clandestina per aiutare ad espatriare verso la Svizzera ebrei, perseguitati politici, prigionieri fuggiti dai campi di concentramento ecc.  Vengono coinvolti numerosi contrabbandieri ossolani, esperti di passaggi in quota e temprati dalla dura vita dei viaggi con la bricolla.  Molti di loro sono anche partigiani combattenti che lottano per liberare l'Ossola dai nazifascisti, assaporeranno la libertà per una quarantina di giorni, quando riusciranno a creare la Zona Libera dell'Ossola.

I pericoli in quel periodo sono molti per i contrabbandieri/partigiani, bisogna guardarsi, oltre che dalle schioppettate della milizia confinaria, dai rischi di delazioni, purtroppo presenti in ogni guerra civile. Proprio una spiata ha fatto arrestare dai tedeschi il noto conduttore televisivo Mike Bongiorno a Cravegna mentre era pronto per essere accompagnato oltr'alpe.

La zona della Cravariola è stata testimone di molti transiti di persone in fuga essendo ben presidiata da truppe partigiane. Anche per questo tutta la zona nel luglio del 1944 è stata oggetto di rastrellamento da parte delle truppe nazifasciste che hanno arrestato i 7 alpigiani che caricavano l'alpe, li hanno mandati in Germania e due di loro non sono più tornati.

Il sentiero Libertà parte da Cimalmotto in territorio Svizzero, attraversa la Cravariola, valica il passo della Forcola e attraversando i pascoli degli alti alpeggi di Fiesco, Matogno e Nocca raggiunge Agarina. Da qui una lunga strada consortile asfaltata conduce alla prima frazione di Montecrestese. Lungo bellissime e ben tenute mulattiere e attraversati gli abitati di Naviledo, Vignamaggiore, Roldo si raggiunge Pontetto. Dopo breve tratto su strada asfaltata e attraversato il ponte sul torrente Isorno si giunge a Masera. Percorsa la breve salita, su mulattiera si raggiunge Cresta (prima frazione di Masera) poi, una lunga ma panoramica attraversata  si porta sino Carale di Masera ove ha sede il Museo dello Spallone.

Questa località è stata scelta per ricordare Castelli Claudio e la sorella Onorina, partigiani maseresi, che sono stati protagonisti della lotta partigiana in Cravariola, e per rendere omaggio al maserese Franco Sgrena, noto partigiano e per molti anni anche spallone.