Sentiero F.lli Bevilacqua

ASSOCIAZIONE SENTIERI DEGLI SPALLONI

Sentiero F.lli Bevilacqua

per person

0

Il Sentiero F.lli Bevilacqua,

una camminata che ripercorre il tracciato su cui persero la vita due giovani fratelli di Masera all’inizio del 1894. Severino vent’anni e suo fratello Giovanni soltanto quindici, decisero di intraprendere una traversata verso la Svizzera per contrabbandare il minimo indispensabile per festeggiare il santo patrono e alleviare la famiglia in un momento di grande miseria. Il tracciato del sentiero si sviluppa tutto fra la Valle Vigezzo e Masera in Italia, e parte da Arvogno, poi Cortino, l’Alpe Cazzola, il Monte Alom, l’Alpe Pescia, Fornale, fino ad Avonso (Onzo), con un dislivello di mt 1000 in salita – mt 1570 discesa con difficoltà escursionistica (E).

 

Itinerario:

Arvogno- Cortino – Alpe Cazzola – Monte Alom – Alpe Pescia- Fornale – Avonso (Onzo)

Difficoltà: E

Dislivello: mt. 1000 in salita – mt. 1570 discesa
(ore 7:00 di cammino effettivo + soste)

 

Qui la mappa del percorso
1 giorno

STORIA

Una camminata che ripercorre il tracciato su cui persero la vita due giovani fratelli di Masera all'inizio del 1894. Severino aveva allora vent’anni e suo fratello Giovanni soltanto quindici. Nati nella frazione di Veriago, in località “all’Ariola” nelle vicinanze dell’oratorio di Sant’Antonio, decisero di intraprendere una traversata verso la Svizzera per contrabbandare il minimo indispensabile per festeggiare il santo patrono e alleviare la famiglia in un momento di grande miseria.

“Allora la festa del patrono era, col Natale, la più attesa e partecipata, era l'occasione per vestirsi bene, sfoggiare le sigarette svizzere, mettere giù un pò di blaga.” (Benito Mazzi, Sentieri storie di vita)

Nonostante la neve abbondante di quell’inverno i due fratelli, partirono con le loro bricolle sulle spalle. Il percorso così impegnativo e pericoloso fu per loro fatale, probabilmente anche a causa della loro inesperienza. Sulla strada del ritorno, quando ormai sentivano l’aria di casa, una valanga li travolse sul monte Corgiolo, tutt'ora una croce è lì eretta in loro ricordo. Vennero ritrovati soltanto dopo diverso tempo, da Cortella Francesco e da Giacomotti Carlo. Infatti i familiari, allarmati per la loro prolungata assenza, incaricarono due conoscenti di cercarne le tracce. Severino e Giovanni vennero ritrovati sepolti dalla neve: sulle spalle ancora le bricolle con appena 5 chili di zucchero e 4 di caffè. Vennero sepolti nel cimitero di Coimo. Ancora una volta dei giovani avevano perso la vita nel tentativo di sostentare la loro famiglia. Il “Sentiero fratelli Bevilacqua” vuole raccontare il loro sacrificio e quello di tanti altri giovani e meno giovani in quegli anni di grande miseria.