Santer dul Tabac
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Prima Tappa
Si raggiunge, come l’itinerario SP1, Cimalmotto in Valle Rovana con i mezzi pubblici e all’indomani si parte alla volta dell’Alpe Groppo in Italia, per raggiungere il Lago di Matogno per la sosta della prima tappa. Quella del “santer dul tàbac” non è una camminata normale; a renderla unica è il sapore di storia che si respira ad ogni passo. Una storia di tempi lontani ma non remoti, quando fare il contrabbandiere più che un mestiere era un modo per sfamare le famiglie. Si partiva, bricolle in spalla, senza la certezza di tornare. Ora questo è diventato un evento per turisti ed escursionisti degno di nota. Il manifesto che annuncia il programma del collaudo dell’itinerario dice così “I sentieri percorsi nei secoli dalle genti ossolane, dai contrabbandieri, dai partigiani, diventano oggi testimonianza storica, sociale e di costume. Alpe Cravariola, famosa e contesa terra di confine tra Italia e Svizzera …. ripercorriamola annualmente insieme”.
Dalla Chiesa di Cimalmotto si prende il percorso per Canè e il confine italiano. Dopo il cippo di confine il percorso prende il numero L98, si attraversa guadando il Rio Colobiasca e subito dopo inizia la salita per l’Alpe Groppo. Si lascia sulla destra il percorso che sale all’Alpe Stufa per raggiungere la baita ristrutturata dell’Alpe Groppo, si prosegue per l’Alpe Corte Rossa dove vi è il nuovo bivacco sistemato dagli amici Spalloni di Montecrestese, può essere un buon punto di sosta. Poco prima di un tratto in forte pendenza si lascia sulla sinistra la deviazione per l’Alpe Bosa e dove il percorso sale leggermenta a sinistra, si lascia sulla destra il sentiero per l’Alpe Stufa. Raggiunto il Passo della Fria si prende il percorso per la Forcoletta e poco prima del passo si devia a sinistra per il sentiero che porta al Lago di Matogno ed al Bivacco Sironi, ottimo punto di sosta per questo primo tratto.
Notizie utili
Stazione ferroviaria di Domodossola (da Berna e da Milano) –
Si prende il treno “Vigezzina” per Locarno (www.vigezzina.com) e da Locarno il bus per Cimalmotto (vedere l’App arcobaleno.ch )
Informazioni
Difficoltà: percorso lungo ma ben segnato.
Dislivello in salita: 1130 m – in discesa : 475 m Lunghezza del percorso : 13,5 km
Tempo totale di percorrenza: 5h 05 min Attrezzatura consigliata: scarponi
Percorsi numerati: L98 – L99
Periodo consigliato : da fine maggio a ottobre
Seconda tappa
Dal bivacco Sironi si sale alla Cappella della Croce, da qui inizia un percorso panoramico fino ad Altoggio. Il tragitto sta quasi in cresta con panorami sulla piana del Toce e le cime dell’Ossola. Una volta raggiunto l’Alpe Giovera si devia a destra per l’Alpe Buscai e l’Agua, quest’ultimo alpeggio ha una vista panoramica sulla piana del Toce e sulla Valle Antigorio eccezionale. Proseguendo per Crevoladossola si entra nella storia: l’antico paese di Veglio con i resti del castello dei Picchi, Pontemaglio con caseforti e il caratteristico ponte ad arco, l’antico borgo di Oira con le sue case in pietra e poi la parte centrale di Crevoladossola con i resti del castello dei Silva e la storica Chiesa.
Attraverso il percorso L03 si sale alla Cappella della Croce e da questa località si prende il percorso A04 che attraverso gli alpeggi di Loccia, Corte dentro, Giovera. A Giovera si prende il percorso A02 che conduce all’Alagua, Veglio e Pontemaglio. Da Pontemaglio si prende l’antica strada del Gries il percorso G00 e attraverso questo si raggiungono Oira e Crevoladossola.
Notizie utili
Fermata bus a Crevoladossola – Si prende per Domodossola
Referenti: Comuni di Masera, Montecrestese, Crevoladossola, Crodo (www.comune……vb.it) Referente CAI: sezione di Domodossola www.estmonterosa.it
Posti di ristoro: Ristorante ad O
Informazioni
Difficoltà: percorso lungo ma ben segnato. Dislivello in salita: 169 m – in discesa : 1897 m Lunghezza del percorso : 20 km
Tempo totale di percorrenza: 5h 35 min Attrezzatura consigliata: scarponi
Percorsi numerati: L03 – A04 – A02 – G00 Periodo consigliato : da fine maggio a ottobre
I sentieri possono essere percorsi in entrambi i sensi e utilizzando i mezzi pubblici possono essere uniti tra loro con itinerari ad anello
Tappa
Cimalmotto, Alpe Groppo, Corte Rosso, Passo della Fria, Forcoletta, Alpe Lago (Rifugio Sironi)
Lunghezza del percorso: 13,5 km
Dislivelli: in salita 1130 m in discesa 475 m
Tempo di percorrenza: 5h 05min
Tappa
Alpe Lago (Rifugio Sironi), Cappella della Croce, Alpe Giovera, Alpe Agua, Veglio, Castello dei Picchi, Pontemaglio, Oira, Crevoladossola
Lunghezza del percorso: 20 km
Dislivelli: in salita 169 m in discesa 1897 m
Tempo di percorrenza: 5h 35min
SPECIFICHE TECNICHE
Per poter visionare le mappe più aggiornate andate al seguente link http://www.estmonterosa.it/catasto-percorsi-vco-valle-isorno-settore-l.html scheda Tour itinerari Transfrontalieri
STORIA
L'Ossola, incuneata fra i cantoni svizzeri Ticino e Vallese, è da tempo immemorabile terra di contrabbando. Le tipologie di mercanzie che sono state trasportate attraverso i valichi di confine sono numerose, tuttavia alcune merci hanno assunto una certa importanza, specie in alcuni periodi storici quando la differenza di prezzo fra Italia e Svizzera oppure una forte carenza di prodotto hanno indirizzato il contrabbando su specifiche merci. Nei primi decenni del Novecento è stato soprattutto il caffè ad essere importato di sfroso in Italia, mentre durante l'ultimo periodo bellico è stato il riso ad essere portato in territorio elvetico.
Nell'immediato dopoguerra, complice una politica elvetica di liberalizzazione nell'esportazione, il tabacco è diventato la merce principale importata di contrabbando in Italia.
Dal 1948 sino alla fine degli anni sessanta del Novecento, lunghe file di spalloni (il termine indica il contrabbandiere che trasporta il carico sulle spalle) hanno valicato i passi di confine portando le “bricolle”, grossi sacchi di juta contenenti una media di 30 kg di stecche di sigarette. Due legacci cuciti ai sacchi ne consentivano il trasporto a spalla. Il viaggio, pur faticoso, consentiva un guadagno interessante, specie in quei tempi duri di un'Italia uscita da poco stremata dalla guerra dove trovare lavoro era particolarmente difficile. Bisognava affrontare parecchi rischi, primo fra tutti l'incontro con la Finanza, poi le avverse condizioni climatiche, le valanghe, i furti, le truffe e quant'altro. Gli episodi tragici sono stati numerosi e le croci posate a ricordo sui vari passi ne sono la testimonianza. Il contrabbando di sigarette, specie agli inizi degli anni '60, è stato per un periodo un ammortizzatore sociale, una specie di cassa integrazione, quando scioperi di lunga durata hanno bloccato le ferriere di Villadossola lasciando a casa gli operai che si sono temporaneamente organizzati come spalloni.
Si è poi assistito ad un progressivo abbandono del trasporto delle bricolle a spalla a favore dei più comodi e redditizi viaggi con autovetture o con l'utilizzo dei treni usando gli stratagemmi i più disparati. Il colpo di grazia al contrabbando di tabacco è stata la progressiva svalutazione della lira sul franco svizzero rendendo per nulla conveniente il proseguimento di questo particolare tipo di attività.
Il sentiero del tabacco che parte da Cimalmotto in Svizzera (dalla famosa osteria della Marietta, una signora ossolana di origine, che era il punto di riferimento per le operazioni di carico) attraversa il passo della Fria, passa sopra Matogno (dove un tempo c'era la caserma della Finanza), prosegue dalla Cappella della Croce sino a Giovera, per poi scendere ad Alagua e, su ripido sentiero sino a Veglio dove, si possono scegliere due diverse e antichissime mulattiere sino a Pontemaglio ed infine raggiunge Oira di Crevoladossola.
L'arrivo in questa ultima località è stato scelto per ricordare la figura di Enrico Modoni, un contrabbandiere vecchio stampo che abbinava il mestiere di sfrusin ad una grande passione per la montagna, un amore che ha coltivato sino ai suoi ultimi anni di vita.