Sentiero Montagna e Solidarietà

ASSOCIAZIONE SENTIERI DEGLI SPALLONI

Sentiero Montagna e Solidarietà

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Itinerario:

Lago di Matogno – Passo Forcoletta – Aleccio – Bee – Cagiogno – Crego

Sviluppo:

mt. 12.800

Dislivello: 

mt. 370 in salita – mt. 1.660 discesa

 

 

Qui la mappa del percorso

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Tracciati

1 giorno

STORIA

Fiori di giovinezza  che la cieca furia degli elementi scatenati insieme travolse all'alba del 10-01-1933 lasciando affranti genitori, parenti, amici, conterrazzani che l'indicibile strazio a Dio Misericordioso offrono”.   Si, fu proprio cosi. Nel gennaio del 1933  otto ragazzi, partiti da Maglioggio e Crego e diretti a Campo Vallenaggia (Cimalmotto) per un viaggio di “contrabbando di fatica” morirono travolti da una valanga al Passo di Forno, sulla montagna che separa la Cravariola dalla valle Antigorio e che sovrasta l'abitato di Premia. Erano anni di stenti, di povertà, tanto lavoro, ma mai una paga tale da assicurare una certa tranquillità economica e allora  “dovevi fare qualche viacc”; nulla a che vedere con i veri contrabbandieri che lo facevano come scelta di vita e quindi, con rischio e fatica certa ma ben retribuiti.   Questi i nomi degli otto ragazzi: Vella Giovanni di anni 20      Del Zoppo Giovanni di anni 20         Bacchetta Santino di anni 24 Bionda Giovanni di anni 23   Bacchetta Emilio di anni 17              Lanfranchi Costante di anni 28 Fobelli Pietro di anni 32        Testori Antonio di anni 17   Erano partiti da qualche giorno, ma di loro nessuna notizia per cui, i famigliari presero la sofferta decisioni di rivolgersi alle autorità. Subito si attivarono le ricerche. Dopo aver perlustrato la parte svizzera e gli alpeggi di Cravariola fino al Passo Fria e, non avendo trovato alcun indizio del loro passaggio, i soccorritori cominciarono a perlustrare la parte antigoriana salendo all'alpe Aleccio e oltre fino, all'ultimo bivacco (baitino utilizzato dai pastori di capre e pecore) nel vallone di Forno, dove inizia il Rio Degli Orti. Qui vennero ritrovati inequivocabili segni della loro sosta (resti di legna bruciacchiata e pezzi di giornale utilizzati per accendere un piccolo fuoco). All'alpeggio di Bee, che si trova in fondo al Vallone degli Orti, si allestì una sorta di “campobase” per i soccorritori. Questo per agevolare le ricerche diurne in altura evitando così di fare ritorno ogni sera nei paesi a valle. C'era chi faceva la spola dai paesi per portare i viveri di prima necessità e chi teneva aperte e riscaldate le baite dell'alpeggio per favorire la squadra di spalatori. A tal proposito, dette un notevole contributo economico un certo Attilio Antonioli, più noto come “Ul Chiaplett” che, avendo appena ereditato una consisterne somma di denaro ne devolse una parte per il sostentamento dei volontari . Le ricerche purtroppo si protrassero per mesi, a causa delle difficoltà create dall'abbondanza di neve caduta talmente copiosa in quel lungo e triste inverno del 1933, che l'ultimo ragazzo venne ritrovato solo nel mese di maggio. Associazione Sentieri degli Spalloni Ferruccio Del Zoppo